Preparatevi a ridere a crepapelle. Achille Campanile, grandissimo umorista del ventesimo secolo, con questa commedia, tratta dall’omonimo romanzo, ha toccato l’apice della sua comicità.
Qual’è il tema centrale? Un grande tabù della società contemporanea: la morte.
Campanile descrive con sarcastica veridicità l’inadeguatezza dei comportamenti sociali di fronte ad un avvenimento così naturale e ineluttabile, dipingendo scene divertentissime come quella della visita di condoglianze così assurda e vera allo stesso tempo, da cui sarà addirittura tratto un atto unico.
Personaggi e situazioni permettono allo spettatore di ridere di cuore di una cosa così drammaticamente seria, forse aiutandolo anche a sdrammatizzarla un po’.
La trama, senza svelarne troppa, è presto detta, è improvvisamente mancato il povero Piero, che ospita in casa suoceri e cognato. Questi insieme alla vedova inconsolabile, alla fedele cameriera e ad un’amica patita di gialli, si trovano a gestire questo improvviso lutto seguendo le ultime volontà del defunto: dare la notizia ad esequie avvenute.
State pur certi che colpi di scena e grasse risate non mancheranno!