You can’t take it with you – di George S. Kaufman e Moss Hart
Regia di Alberto Monti
La famiglia Vanderhof-Sycamore, guidata dal nonno Martin Vanderhof, è una famiglia bizzarra, dove ognuno è libero di seguire le proprie aspirazioni artistiche, dai francobolli ai fuochi d’artificio, dalla drammaturgia alla danza fino alla vendita di scatole di canditi contenenti i minacciosi e oscuri messaggi d’una fantomatica setta chiamata ‘La Mano Nera’. Alice Sycamore, nipote di Martin, si innamora di Tony Kirby, di cui è la segretaria. Tony è figlio di un cinico banchiere, Anthony P. Kirby, che sta cercando di comprare tutti i terreni necessari per impiantare una fabbrica di armi; e proprio Martin Vanderhof è l’unico che si rifiuta di vendere la sua proprietà al potente Kirby. La situazione precipita quando Tony porta i propri genitori a cena a casa di Alice nella sera sbagliata. La polizia irrompe in casa Sycamore e arresta tutti i componenti della famiglia, accusandoli di disturbo della quiete pubblica a causa dell’esplosione di alcuni fuochi d’artificio. La situazione si risolve con la decisione di Tony di lasciare la banca del padre per perseguire i propri sogni, e grazie all’intervento di Martin Vanderhof, che spiega ad Anthony P. Kirby quali siano le cose fondamentali della vita e come il denaro non sia la cosa più importante, perché non lo si può portare con sé al termine della propria esistenza (da cui il titolo originale, ‘You Can’t Take It With You’).